RIPORTIAMO IN CASA LE NOSTRE ORCHIDEE DOPO L’ESTATE.

L’autunno è arrivato, le temperature iniziano a scendere e per noi è arrivato il momento di fare il cambio degli armadi. Tiriamo fuori maglioni e coperte di lana e mettiamo via vestiti leggeri e costumi da bagno.

E come facciamo con le nostre orchidee che avevamo portato all’aperto questa primavera per godersi il caldo? Anche per (quasi tutte) loro è giunto il momento di rientrare e, chi più chi meno, inizierà la fase di riposo vegetativo. Qualcuna magari è ancora in bella fioritura, su qualcuna resistono gli ultimi fiori e qualcuna ancora ha terminato il suo ciclo.

In questo articolo voglio spiegarti in semplici passaggi come faccio io a riportare in casa le mie orchidee dopo il periodo estivo. Se te lo fossi perso, qui trovi il mio articolo scritto questa primavera di come portare fuori le orchidee in estate e perchè è importante farlo.

1. QUANDO RIPORTARLE IN CASA

Come ti ho detto all’inizio, vale un po’ come per il nostro cambio armadio: quando mettiamo via cappotti e maglioni le portiamo fuori, quando mettiamo via shorts e infradito allora è arrivato il momento di riportarle dentro.

Come sempre non si può generalizzare e non c’è un momento uguale per tutti da Nord a Sud, ma bisogna considerare il fattore temperature: quando queste iniziano ad essere intorno ai 10°C (o anche un po’ meno), allora è il momento giusto di riportarle in casa. Farlo con temperature troppo basse potrebbe provocare un eccessivo sbalzo termico.

Attenzione però che non tutte devono per forza rientrare subito: orchidee come per esempio il Cymbidium che va in riposo vegetativo durante l’inverno e ama ambienti freschi, può tranquillamente stare all’esterno (previo temperature non troppo rigide) e in posizione riparata.

2. PREVENZIONE

Una volta portate in casa, procediamo con una doccia dal getto delicato e a temperatura tiepida per dare una bella pulita alle foglie e una leggera umidità.

Attenzione a specie come le Pahaleonopsis: evitiamo di bagnarle in questo modo per non rischiare ristagni di acqua nel colletto fogliare. Preferiamo quindi una pulizia meccanica con l’aiuto di un panno in microfibra leggermente inumidito.

Spruzziamo poi su tutte le piante un prodotto a tripla azione a largo spettro che non solo protegge le nostre orchidee, ma anche eventuali altre piante rimaste in casa, da infestazioni indesiderate di parassiti e tripidi. Nella mia Vetrina Amazon trovi i prodotti ideali che uso personalmente.

3. POSIZIONE E LUCE

Come sappiamo le orchidee amano la luce e quindi andremo a posizionarle nella zona più luminosa della nostra casa, possibilmente davanti a una finestra schermata però dalla tenda. Anche se i raggi solari di questa stagione sono più deboli di quelli estivi, è sempre bene proteggere le foglie da eventuali scottature.

In assenza di sufficiente luce naturale, possiamo integrare con della luce artificiale grazie all’uso di lampade specifiche a LED.

4. ACQUA E CONCIMAZIONI

Vi ho già spiegato tante volte sia qui che sul mio profilo Instagram come curare le nostre orchidee in casa, ma facciamo un piccolo riassunto.

  1. Bagniamo all’occorrenza. Indicativamente ogni 7/10 giorni, ma tutto dipende dalle condizioni ambientali delle nostre abitazioni, quindi in base a quanta luce, quanta umidità e che temperatura. Ricordiamoci che in casa il substrato asciuga più lentamente che fuori in estate, quindi valutiamo sempre il colore delle radici (chiare e argentate = asciutte, verdi brillante = bagnate) e il peso del vaso.

  2. Concimazioni regolari. A parte pochi casi di orchidee che vanno in riposo vegetativo, la maggior parte delle nostre orchidee sono ibridi commerciali e quindi hanno bisogno di cure e nutrienti costanti tutto l’anno. Non siamo allora pigri e concimiamo regolarmente, una volta al mese circa, fino alla prossima primavera con del concime bilanciato.

5. STOP AI RINVASI

Come dicevo andiamo incontro a un periodo di riposo, dove le piante rallentano un po’ la loro crescita e riproduzione. Per questo è meglio non intervenire con grandi rinvasi e operazioni, se non in casi strettamente necessari. Qualora fosse necessario bisogno questo del rientro in casa, è un buon momento per dare una bella pulita ad eventuali foglie gialle, secche, bulbi vecchi, radici vuote o marce, cambio di bark ecc, altrimenti è sempre meglio aspettare la prossima primavera.

orchidee in casa

E tu hai già riportato in casa le tue orchidee? Com’è stata la loro estate all’aperto? Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto.

Buona coltivazione!


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PLANTFULNESS TALK: EPISODIO 1 - TRA NATURA E IKEBANA

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